Il mondo unipolare conosciuto fino al 23 Febbraio 2022 non esiste più.
E’ stato sostituito da un mondo multipolare che era in preparazione già da tempo e che ha avuto il suo varo con la inevitabile operazione speciale della Russia, forzata da decenni di veri soprusi di USA e NATO contro la Russia ed in definitiva contro la stessa Europa che è forse il principale obiettivo degli USA come già prefigurato nel 1990 in “Testa a testa” di Lester Thurov, consigliere particolare del 40° Presidente USA Ronald Reagan.
Nel 1989 USA, Gran Bretagna e Francia si impegnarono con la Russia a non espandere la Nato oltre l’Oder-Naisse, fiume che segna il confine fra Germania e Polonia. Da allora ben tredici stati europei sono stati annessi alla Nato, molti appartenenti al vecchio Patto di Varsavia, gli altri appartenenti territorialmente alla stessa ex-URSS, portando la minaccia armata – anche con laboratori per la guerra batteriologica – sempre più vicina ai confini della Russia. A ciò sono state aggiunte continue sanzioni alla nazione più grande e più ricca di materie prime al mondo, sulla base di pretestuose motivazioni individuate solo dal mondo occidentale a guida sionistico-anglosassone, con il non dichiarato obiettivo di conquistarla.
Il mondo occidentale dovrebbe avere grande rispetto per la maggiore potenza nucleare al mondo, ultima depositaria oggi di valori e cultura che un tempo non molto lontano erano anche nostri; e dovrebbe studiare storia e cultura della Cina, per il cui popolo un buon affare soddisfa entrambi i contraenti, secondo una logica del commercio che vuole la pace fra tutti gli attori, logica opposta a quella predatoria intrinseca della cultura sionistico-anglosassone imperante da tre secoli.
E’ evidente una profonda differenza culturale fra il mondo orientale ed il mondo occidentale, differenza che l’Occidente non vuole comprendere ed eliminare al fine di ottenere una pacifica realizzazione di quegli obiettivi che dovrebbero essere propri di una nazione e di un popolo, primo ed unico beneficiario della azione di governo, non strumento al servizio di elites massonico-economico-finanziarie.
Pare che la Russia si trovi in una delicata fase di cambiamento, combattuta fra realismo e tradizione che paiono essere la matrice dell’azione del Presidente Vladimir Putin, e modernismo sfrenato portato avanti da Sberbank che pare testa di ponte russa del World Economic Forum, apparentemente guidato da Schwab che in realtà ne è solamente, forse, il direttore operativo agli ordini dei veri soggetti decisori che si collocano a molto più elevati livelli, pervasi da una sorta di delirio di onnipotenza che sconfina in convinzioni di potere divinatorio.
Per chi lavora affinchè il proprio popolo viva in armonia con le nazioni e non con i potentati massonico-economico-finanziari, questo è il momento riappacificarsi con Putin e la Russia tradizionale popolare.
La Destra italiana non ha però compreso o non vuole comprendere l’irreversibile cambiamento in atto.
Pare difficile che non lo abbia compreso perché pur se la permanenza e la operatività quotidiana sul campo di battaglia possono far perdere la visione generale dei problemi, è pur vero che a certi livelli si hanno possibilità di informazione e di visione globale di alto profilo.
Pare dunque più probabile che la Destra italiana non voglia comprendere i cambiamenti in atto attribuendo qui al verbo volere il significato di volere-potere. In altri termini pare molto probabile che la Destra italiana sia succube e schiava dei poteri occidentali dominanti a trazione anglo-sionista a cui non ha potuto e non può sottrarsi, al pari della sinistra vendutasi già da decenni alle elites massonico-finanziarie.
E’ possibile, e forse probabile, che anche alla destra italiana sia stata fatta “una offerta che non può rifiutare”, sullo stile dei corleonesi.
Ma anche se così fosse non ha scusanti perché nessuno è stato obbligato a scendere in politica ed a restarvi.
Chi non se la sente di rischiare la vita si faccia da parte; chi pensa solo al proprio terreno tornaconto personale sia consapevole che pagherà cara la propria cinica visione della politica.
Mai come in questi tempi di estrema e profonda disumanità politica, e dunque sociale, la politica stessa deve essere totalizzante in assenza di compromessi ed alla luce del sole nel perseguire quello che deve essere il suo unico obiettivo: la prosperità della propria comunità in armonia con le altre nazioni, non la prosperità di soggetti predatori a danno proprio.
Si potrebbe obiettare che le regole si possono cambiare dall’interno innescando silenziose e non tracciabili azioni di guerriglia antisistema all’interno del sistema stesso, ma il recupero delle masse anestetizzate da decenni di indottrinamento mass-mediatico distruttore dei valori profondi creatori della Civiltà richiede anche una chiara ed inequivocabile presa di posizione da parte di coloro che sono stati incaricati di rappresentare i popoli e di portarne in alto le bandiere.
E’ indispensabile oggi più che mai un partito conservatore tradizionalista e sociale senza macchia e senza paura che permei ogni strato ed ogni ambito della comunità nazionale nella consapevolezza di essere già immersi in una guerra ibrida contro i poteri nemici dell’Umanità che sarà cruenta e senza esclusione di colpi da una parte e, necessariamente, dall’altra: a cannone si risponde con cannone +, se non si vuol perire.
L’alternativa è la definitiva implosione della civiltà ellenistico-romana-cristiana e la successiva esplosione, frammentazione e completa sottomissione delle comunità nazionali.
Questo è ciò che vuole il nemico.
Decida la autoproclamata destra se intende mantenere la attuale posizione antistorica o lanciare l’Italia verso un futuro degno di quella che è stata la quinta potenza mondiale.